Ho parlato più volte di Pavia in altri siti, ma mai qui nel blog.
Ho deciso quindi di scrivere cosa potete vedere e fare se decidete di trascorrere un weekend a Pavia.
Pavia è una cittadina relativamente piccola, di provincia.
Non arriva a 80.000 abitanti e dista circa 30 km da Milano.
Qui non troverete né mare, né montagna e per questo non è mai tra le prime scelte come meta turistica, ma vi assicuro che un weekend a Pavia può regalare tanto.
Questa città ha un grande patrimonio storico, artistico e può offrire molto anche a livello naturalistico ed enogastronomico quindi non lasciatevi ingannare e datele una possibilità.
Storia a Pavia
Innanzitutto Pavia è stata capitale del Regno Longobardo e questa impronta la potete trovare un po’ ovunque girando per il centro storico.
Partendo dal Castello Visconteo potete scendere pian piano verso il Ticino visitando il centro e tutte le bellezze che contiene.
Ve ne cito giusto qualcuna:
- il Castello Visconteo con i musei civici e il bel parco che lo circonda.
- San Pietro in Ciel D’oro, un po’ nascosta, ma piena di bellezze. Il nome deriva dalla cupola interna decorata con foglie d’oro.
- il Duomo con la sua splendida cupola (una delle più grandi d’Italia) che per me significa “arrivare a casa” ogni volta che la avvisto dall’auto.
- Piazza della Vittoria, il “salotto buono” della città, dove fermarsi a bere qualcosa o mangiare un gelato.
- San Michele Maggiore, basilica romana di rara bellezza.
- San Teodoro, famosa per il suo bellissimo affresco raffigurante la città ed il Santo.
- Il Ponte Coperto, detto anche Ponte Vecchio, ricostruito dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale che danneggiarono il precedente.
- La statua della Lavandaia e il Borgo Ticino, per i pavesi solo “il Borgo” o “Borgo Basso”, dove potete ammirare il fiume e la città.
Arte e cultura a Pavia
Nel vostro weekend a Pavia potete trovare anche molta arte.
Il teatro Fraschini è un gioiellino incastonato nel cuore della città e propone un calendario stagionale molto variegato ed interessante.
Io ho avuto l’onore di calcare quel palcoscenico quando ballavo nelle scuole di danza della città e lo considero un grande onore.
Non molto lontano dal Fraschini, sempre in centro, potete fare una visita a “Kosmos – Museo di storia naturale dell’Università di Pavia“, adatto a varie tipologie di pubblico: studenti, famiglie, gruppi, appassionati e semplici curiosi.
Oltre al teatro e al museo, ci sono spesso molte mostre interessanti in giro per la città.
L’ultima che ho visitato è stata “Looking for Monnalisa” e qui potete leggere l’articolo dedicato.
Leggende pavesi
Circa a metà di Strada Nuova, sulla destra scendendo verso il Ticino, alzando lo sguardo potete vedere l’Angelo della Peste.
Si tratta del bassorilievo di un angelo che indica il fiume e quindi la strada per uscire dalla città.
La leggenda narra che durante una terribile pestilenza, due angeli si aggirassero per la città. Uno cattivo (rosso) ed uno buono (bianco), dispensando morte o guarigione.
Per far cessare l’epidemia il vescovo San Damiano, fece portare da Roma la reliquia del braccio di San Sebastiano che fece il miracolo animando l’angelo bianco.
Quest’ultimo incontrò il rosso in Strada Nuova e gli indicò la strada per andarsene definitivamente dalla città portando via con sé la peste.
Università e Ospedali
Pavia è anche sede di un famosissimo ateneo.
L’Università degli studi di Pavia, dove hanno studiato tanti illustri personaggi e che ogni anno accoglie tantissimi studenti da tutta Italia e non solo.
Anche la sottoscritta si è laureata in questa Università e ne va molto fiera!
La vita universitaria, da sempre, è un po’ il cardine attorno al quale ruota buona parte della città.
Gli studenti sono una risorsa molto importante.
Vedi ad esempio la Goliardia di cui parlo in questo articolo.
Strettamente collegata al sapere universitario è la sanità infatti, tra i vari ospedali presenti in città, spicca il Policlinico San Matteo, conosciuto a livello nazionale ed internazionale, che è prettamente un’istituto a carattere universitario.
Il San Matteo è attualmente uno dei capisaldi durante l’emergenza Covid-19 e si è dimostrato all’altezza della situazione anche durante questo momento delicato.
Proprio da questo ospedale d’eccellenza sono partiti alcuni dei principali studi su questa malattia che così tanto ci ha colpito.
Natura
Non manca la natura in città e nei dintorni.
Il Parco del Ticino, istituito negli anni 70 per salvaguardare il territorio naturale lungo il corso del fiume.
Copre un’area che comprende le province di Varese, Milano e Pavia.
Nel Parco potete trovare numerosi sentieri e sul sito “ViviTicino” potete scegliere quelli più adatti a voi.
L’Oasi di S.Alessio, un’area naturale protetta che ospita molte specie di volatili e altri animali. E’ un posto molto bello adatto a grandi e piccini. Potete programmare un pic-nic durante il vostro weekend a Pavia e godervi una vera oasi di natura. Questo è il link al sito dell’Oasi.
L’altro punto di forza, parlando di paesaggi, è l’Oltrepò Pavese.
Colline dolci ed invitanti che vi accoglieranno offrendovi bellissimi panorami da ammirare mangiando e bevendo bene.
Un po’ ovunque troverete agriturismi, cantine e locali caratteristici dove degustare salumi, vino, riso ed altre specialità del territorio.
Mangiare e bere a Pavia
Oltre ai percorsi enogastronomici in Oltrepò, se devo citare dei prodotti tipici pavesi, scelgo la Torta Paradiso e la Zuppa alla Pavese.
La Torta Paradiso è un dolce creato nell’ottocento dal pasticcere Enrico Vigoni su richiesta del marchese Cusani Visconti che voleva un dolce speciale. Al primo assaggio è stata definita “Torta del Paradiso” e da lì le è rimasto questo nome. La pasticceria Vigoni è ancora oggi in Strada Nuova, di fronte all’ingresso dell’Università.
La Zuppa alla pavese invece è un piatto dalle origini ancora più antiche. Si collega infatti alla Battaglia di Pavia nel 1525.
Il re Francesco I di Francia venne tenuto prigioniero per un breve periodo nella cascina Repentita e lì una contadina lo sfamò improvvisando una zuppa fatta con gli ingredienti che aveva a disposizione: brodo, pane, uova e formaggio.
Ora questo piatto “povero” è diventato famoso e molto apprezzato.
Simboli di Pavia
A mio avviso, i simboli della città sono il Ponte Coperto (che è anche il mio luogo preferito), il Castello Visconteo, la statua della Minerva e il Duomo con la grande assenza della Torre Civica (qui trovate il racconto del crollo nel 1989).
Come arrivare e come muoversi a Pavia
Pavia dista una trentina di km da Milano ed è ben collegata al capoluogo lombardo con treni ed autobus.
In centro, a pochi metri l’una dall’altra, ci sono sia la stazione ferroviaria che l’autostazione degli autobus.
I caselli autostradali più comodi per arrivare in città sono quelli di Binasco e Bereguardo sull’autostrada A7 Milano/Genova.
In auto, trovate dei parcheggi all’esterno del centro storico e potete raggiungere il cuore della città a piedi oppure coi vari autobus.
Pavia è relativamente piccola ed il suo centro si può tranquillamente visitare a piedi, specialmente nelle belle giornate.
Nei dintorni
C’è molto da vedere anche fuori città. Vi cito giusto alcuni luoghi che meritano una visita:
- Certosa di Pavia, dove potete visitare l’omonimo monumento, un monastero fatto erigere da Gian Galeazzo Visconti nel XIV secolo per esaudire un voto della moglie Caterina (qui trovate maggiori informazioni).
- Vigevano, uno dei comuni principali della provincia che vi accoglierà nella sua meravigliosa piazza Ducale.
- Belgioioso, piccola cittadina dove si trova un castello Visconteo che ospita eventi di rilevanza nazionale come la fiera “Vintage” e “Officinalia”.
Consiglio personale
Quando arrivate in prossimità del Ticino, percorrete il Ponte Coperto e fermatevi a guardare il fiume da uno dei terrazzini. Io adoro farlo, specialmente nelle giornate di primavera. Arrivate poi fino alla statua della Lavandaia e guardate la città da lì.
Se volete altre informazioni per organizzare il vostro weekend a Pavia, vi lascio il link di VisitPavia dove potete trovare molte informazioni utili e approfondimenti.
Essendo di Milano sono stata a Pavia varie volte, ma sempre in giornata e prr vedere amici quindi devo ammettere di essermi persa molte bellezze della città
Come per tutti i luoghi, chi ci vive o li frequenta per motivi diversi dalle visite di piacere, spesso tralascia la parte turistica. Io vivo a Milano, ma ancora moltissime cose non le ho visitate e mi riprometto sempre di farlo, ma si sa, la frenesia della vita quotidiana ci distrae 😉
Ottima guida. Pur abitando a Milano non ci siamo mai lanciati alla scoperta di Pavia. Vedrò sicuramente di recuperare! Post ricco di spunti!
Grazie, ne sono felice!
Se avrai bisogno di approfondimenti fammi un fischio 😉
Ciao Elisabetta,
bellissimo blog! Continua a tenerlo aggiornato, Pavia ha bisogno di essere raccontata, conosciuta ed amata.
Io sono una pavese d’adozione e da quando ci vivo ho conosciuto diversi aspetti della città, a fatica perchè Pavia è schiva! si dona casualmente ma è ricchissima di storia e cultura. Non ho letto tutto il blog e non so se hai detto che Pavia oltre ad avere una delle università più antiche d’Italia (se la gioca con Bologna) ha anche una fitta rete di collegi universitari della quale fanno parte i collegi di merito Borromeo e Ghislieri collocati nel cuore del centro storico ma purtroppo non visitabili. Occasione per entrarci sono le giornate del FAI e le aperture alla città tramite interessantissime iniziative culturali di diverso genere. Nell’estate 2022 il collegio Borromeo ha aperto alla città i suoi orti, un parco cittadino collocato lungo il fiume che ha al suo interno un punto ristoro: bellissima location per un aperitivo nelle sere estive. Nei pressi degli “Horti” vi è l’idroscalo. Pavia all’inizio del secolo scorso fu uno dei 3 scali sulla prima rotta idrovolante d’Italia, la Torino-Pavia-Venezia. Purtroppo attualmente l’idroscalo versa in condizioni di abbandono e degrado. Un’altra peculiarità pavese è il barcè un’imbarcazione stretta, lunga e dal fondo piatto che assomiglia moltissimo ad una gondola veneziana, ed anche veneta è la voga che si fa in piedi sul fondo della barca tramite un lungo remo. Non è raro vedere dei barcè nei pressi del ponte coperto grazie alla chiatta dei vogatori pavesi che offre loro ormeggio ed approdo.
Ciao Sonia,
ti ringrazio tantissimo per i complimenti e per gli spunti interessanti che mi hai suggerito. Amo Pavia, è la mia città di origine e nonostante sia vero che bisogna saperla prendere, vorrei che tutti possano scoprire quante cose speciali può regalare. Ti auguro una buona giornata.