Il 17 marzo si festeggiano San Patrizio e l’unità d’Italia, ma per i pavesi questo giorno rappresenta una ricorrenza molto triste.
Il crollo della Torre Civica.
Era il 17 marzo 1989, sono passati già 30 anni.
Io ero piccola, avevo 9 anni e quella mattina sono andata a scuola come sempre.
Ho ricordi un po’ vaghi dell’accaduto.
Mia mamma lavorava a Pavia, ma non conoscevo bene la città quindi non mi sono preoccupata e quando sono tornata a casa, lei era lì come sempre quindi tutto ok.
Ho iniziato a capire l’entità del dramma, prima vedendo le facce e ascoltando i discorsi delle persone intorno a me, poi quando la tv ha iniziato a trasmettere immagini su tutti i telegiornali nazionali.
Macerie, polvere, distruzione e sgomento.
Mamma era passata proprio per piazza del Duomo come tutte le altre mattine per andare al lavoro, ma per fortuna era molto presto.
Il crollo è avvenuto alle 8,55.
Un forte boato e piazza del Duomo si è trovata sepolta e sventrata.
Non si è mai saputo bene il perché.
4 persone sono morte e 15 sono rimaste ferite.
Il cuore della città ha portato i segni di questa ferita per anni e chi ha visto coi suoi occhi, i segni li riconosce ancora oggi.
Io provavo molta angoscia vedendo i palazzi sventrati e il moncone rimasto della Torre Civica ogni volta che passavo da piazza del Duomo. Purtroppo non ho memoria della Torre Civica e mi restano solo le immagini di repertorio.
Questa ferita Pavia se la porterà dietro per sempre purtroppo e io voglio ricordarla e parlarne a chi non la conosce perché fa parte della storia di questa bellissima città che tanto amo.
(Immagini di repertorio prese da internet)
A questo link potete vedere uno dei servizi del TG dell’epoca.
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