Da quando mi sono addentrata nel magico mondo dell’ecologia mi sono accorta che spesso i termini che per me sono scontati, per altri non lo sono. Parlando di questi temi, mi capita di dover spiegare nel dettaglio alcune parole che vengono mal interpretate.
Da qui è nata l’idea di scrivere un mini glossario ecosostenibile per aiutare a dipanare i dubbi in materia di ecologia.
B
Biodegradabile: sostanza che si decompone, tramite azione di batteri o altri agenti biologici, e non lascia residui tossici che si disperdono nell’ambiente.
Per definirsi biodegradabile, una sostanza deve decomporsi del 90% entro 6 mesi.
Biodiversità: insieme della varietà di tutti gli organismi viventi.
Biosfera: insieme degli ecosistemi mondiali.
C
Compostabile: materiale che dopo essersi degradato si può trasformare in compost. Una sostanza simile al terriccio utilizzata per concimare, o per il giardinaggio.
Per definirsi compostabile, una sostanza deve decomporsi totalmente in meno di 3 mesi.
E
Effetto serra: fenomeno per il quale l’atmosfera trattiene il calore emesso dalla superficie terrestre e quindi l’aria raggiunge temperature più alte della norma.
Energia alternativa: energia che deriva da sorgenti cosiddette “non tradizionali” come l’energia solare, idroelettrica, eolica ecc…
Energia rinnovabile: energia ottenuta da fonti inesauribili come legno, rifiuti, vento, sole, fotovoltaico, geotermia.
F
Frazione organica o umida: materiali putrescibili come scarti da cucina, erba e altri materiali organici di origine animale o vegetale.
Frazione secca: materiali che non contengono (o ne contengono in minima quantità) umidità.
G
Gas serra: gas che contribuiscono al riscaldamento del pianeta (metano, anidride carbonica, CFC).
Green economy: modello economico che, oltre al profitto, tiene conto anche dell’impatto ambientale ricercando il più possibile la sostenibilità.
Green washing: strategie di marketing volte a dare un’immagine green e presentarsi come ecosostenibili mascherando l’ impatto negativo sull’ambiente.
I
Isola ecologica: un’area dedicata alla raccolta dei vari tipi di rifiuto.
R
Raccolta differenziata: raccolta che raggruppa i rifiuti in gruppi omogenei con lo scopo di riciclarli o smaltirli in maniera controllata.
Riciclabile: materiale che si può conferire nella raccolta differenziata dedicata e che può essere riutilizzato per crearne di nuovo (es. bottiglia di vetro che viene riciclata per creare nuovo vetro).
Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): leggete qui l’articolo dove ne parlo in maniera approfondita.
Rifiuti ingombranti: rifiuti domestici voluminosi che vanno portati direttamente nelle discariche o per i quali va richiesto un ritiro apposito.
Rifiuti pericolosi: rifiuti non domestici che devono subire trattamenti particolari perché contengono sostanze tossiche o inquinanti.
Rifiuti speciali: rifiuti che derivano da attività industriali, artigianali o commerciali. Non sono né pericolosi, né urbani. Per l’elenco completo leggete l’articolo 7, comma 2 del D.Lgs. n.22/1997.
Rifiuti solidi urbani: i rifiuti domestici prodotti quotidianamente.
Rifiuti vegetali (ramaglie): rifiuti derivanti da sostanze vegetale come rami, foglie, erba ecc….
S
Svliuppo sostenibile: un tipo di sviluppo industriale e tecnologico che favorisce l’ambiente senza modificarlo né danneggiarlo.
L’aggettivo sostenibile si abbina anche a tutti quei processi che non recano danni all’ambiente. La definizione ufficiale è del 1987 e recita “Lo sviluppo sostenibile è quello che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”.
Shrinkflaction: in italiano “sgrammatura”, è quel fenomeno per cui i prodotti diventano più piccoli, ma il prezzo rimane uguale o addirittura aumenta.
Ci sarebbero molti altri termini da inserire in questo glossario ecosostenibile, ma questi sono quelli di cui si sente parlare di più. Nel caso segnalatemeli e man mano aggiornerò l’articolo.
Buona lettura e buona raccolta differenziata!
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Parlare di ambiente non è sempre facile. Spesso infatti si rischia di utilizzare una terminologia sbagliata. Ecco perché apprezzo questo glossario. Lo trovo preciso e ben fatto.
Maria Domenica
Ti ringrazio tantissimo.
Parlando di questi temi spesso si rischia di fare confusione ed è per questo che ho voluto aiutare a fare un po’ di chiarezza:-)
Ma wow! Lo trovo molto utile, anch’io cerco di fare attenzione al sostenibile ed è essenziale conoscere i termini!
Ti ringrazio e spero davvero sia utile a tutti
Brava, hai fatto bene a scriverne, spesso si crede di sapere ma non è così, c’è tanta vaghezza. Sogno un mondo in cui questi termini non siano più percepiti da alcuni come una tendenza fricchettona o peggio rinnegati.
Vero, lo sogno anche io
Volevo proprio capire la differenza tra compostabile e biodegradabile, per fare le cose come si deve con la raccolta differenziata! Grazie mille
L’idea mi è venuta proprio per quello:)