Una delle mie grandi passioni è la lettura.
Leggo da sempre e tantissimo, generi e stili differenti.
Passo da romanzi a saggi, da gialli a biografie e chi più ne ha più ne metta.
C’è sempre stato un punto fermo però: io amo i libri cartacei!

Adoro tenerli in mano, sentire l’odore della carta, usare un bel segnalibro e (un vizio che ho da sempre) sbirciare l’ultimissima parola del libro prima di iniziarlo.
Col passare del tempo però si sono presentati alcuni problemi logistici.
In casa non ce ne stanno quasi più.
Questo anche perché Selvatico ha una vera fissazione e ne ha una quantità industriale.
(se volete farvi un’idea sbirciate questo post sul mio LibrAlbero di Natale).
Tornando a noi, il posto scarseggia, il budget da destinare all’acquisto di libri non è elevato e poi inizio a farmi anche domande di tipo ecologico.
Come conciliare libri e sostenibilità?
Ogni giorno escono tantissimi nuovi libri e la quantità di carta usata (perciò alberi utilizzati per ottenerla) è davvero enorme.
In questo senso ho scoperto che alcune case editrici, per evitare lo spreco di carta, hanno deciso di stampare i libri su richiesta.
Non sarebbe una cattiva idea, ma forse è praticabile per le piccole case editrici piuttosto che per i grandi colossi, ma questa opzione temo sia di lunga e difficile realizzazione su vasta scala.
La scelta degli e-reader

Ebbene, alla fin della fiera mi sono decisa e sono passata al lato oscuro della forza: all’ultimo compleanno mi sono fatta regalare un e-reader!
Non starò qui a consigliare di abbandonare i libri per un lettore di ebook, ma voglio solo porre una riflessione.
La mia linea rimane fissa: i libri cartacei sono il mio punto fermo, ma ho deciso che da oggi, in casa mia entreranno solo quei libri che davvero mi interessano, che voglio che si infilino nei pochi posti vuoti della libreria e che meritano di essere letti e riletti.
Per tutto il resto, prima passo da un ebook e poi, dovessi innamorarmene, salirà di livello entrando in casa in modalità cartacea.
Questo discorso non si applica ovviamente a libri di ricette, manuali sulle piante (il mio ultimo interesse) e tutto ciò che mi può spiegare qualcosa perché in tal caso, li voglio fisicamente davanti a me.
La magia di entrare in libreria e perdermi tra gli scaffali sarà sempre un appuntamento irrinunciabile, ma ho deciso di affrontare il tema della lettura in maniera più sostenibile.
L’e-reader permette una serie di altre comodità.
In primis quella di poterlo portare in giro occupando pochissimo peso e spazio in borsa, con tanti titoli a disposizione (vedi l’esempio classico delle letture da portare in viaggio o nei tragitti sui mezzi pubblici).
Inoltre il fatto di poter leggere senza dover accendere la luce e quindi non disturbando Selvatico mentre guarda i suoi film.
Lati negativi
Ce ne sono, come in tutte le cose. Quelli che ho trovato io sono:
- l’e-reader è un dispositivo elettronico e quando non funzionerà più diventerà un RAEE. A questo proposito, per rendergli giustizia, l’ideale è utilizzarlo al meglio ed il più possibile.
- Occhio ad aggiornamenti, sincronizzazioni ed altre attività che possono far sparire in un attimo tutto il vostro archivio (breve storia triste successa da poco a me). In questo caso, ho optato per un secondo archivio dei libri digitali per avere una sorta di backup.
Un’altro modo di unire libri e sostenibilità è quello di affidarsi ad una biblioteca.
Certo, in tempi di covid non è così semplice, ma organizzandosi un attimo si può fare e così facendo si coniuga il fatto di tenere in mano un libro cartaceo con quello di non occupare spazio a tempo indeterminato.
Ultimo punto: per mia regola personale i libri NON si buttano!
Con un po’ di ingegno si può riuscire a donare una seconda vita anche ai volumi che non ci interessano o non ci sono piaciuti.
Io mi alterno tra negozi che ritirano libri usati, associazioni che li ritirano per donarli, oppure regalarli a chi so che potrebbe apprezzarli.
E’ un lavoro abbastanza certosino, ma sapere che i miei libri sono “tornati in circolo” mi da molta gioia.
Voi come la vivete? Vi siete mai posti il problema di libri e sostenibilità?
Siete lettori appassionati?
Preferite la carta stampata, gli e-reader o avete trovato una buona via di mezzo come me?
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Che bello questo post! Sono d’accordo su tutto quello che hai scritto. Io amo moltissimo leggere e preferisco come te i libri cartacei. Dato, però, che il mio budget per i libri non è altissimo e, come dici tu, lo spazio in casa è quello che è ho deciso di procedere in questo modo. La Regione Marche offre la possibilità, attraverso le biblioteche disseminate nel territorio, di scaricare e leggere tre libri online al mese. Io li leggo e poi, solo se qualcuno mi colpisce in particolare, ne acquisto la copia cartacea. In questo modo in casa ho solo libri che mi piacciono veramente. Ho anche fatto spazio regalandone tanti in biblioteca.
L’iniziativa della Regione Marche è molto interessante e mi informerò se c’è qualcosa di simile anche in Lombardia.
Sarebbe una cosa buona anche per invogliare i più giovani e tecnologici alla lettura.
Ehhh prima o poi uno la scelta deve per forza farla, anche perché rischiamo di trovarci letteralmente sommerse da una marea di carta!
Ho fatto resistenza finchè ho potuto, ma alla fine ho capitolato eheh
Io preferisco il cartaceo, ovvero poter sfogliare i libri sentendone il profumo. Leggo molto nei mesi estivi prendendo i libri nella biblioteca del mio luogo di vacanze.
Il fatto di avere una biblioteca di riferimento in vacanza è un’ottima soluzione effettivamente.
Io sono ancora nel periodo della “resistenza”, ma il tuo pensiero fila liscio, spiace dirlo ma hai ragione!? Sono quasi certa che a breve dovrò vedere pure io…
E’ stata una scelta un po’ obbligata, ma non così male come credevo 😉
Betty, siamo molto simili anche in questo. Ho ceduto anni fa a ebook a causa della sgradita compagnia dell’insonnia: leggo e non disturbo il consorte. Sono rimasta piacevolmente colpita perché è veramente pratico, l’ho spesso in borsa, è leggero e comodo. Ma il libro cartaceo è tutta un’altra storia. Ho fatto selezione, e ho regalato quelli che non volevo tenere. Ora, per spazio e costi, sono molto selettiva, ed è diventato il “desiderata” di Natale come quando ero bambina.
Anche io sono diventata selettiva e i libri cartacei che leggo o sono dei regali o sono particolarmente significativi per cui li voglio proprio così. Che bello sapere di avere sempre qualcosa in comune con te 🙂