Nell’ultimo mese abbiamo girato parecchio e martedì scorso, quando Selvatico mi ha detto: “Amore, facciamo un’ultima pazzia?”, ero un po’ dubbiosa.
Mi gira il link, prenotiamo una notte a Chiavenna (provincia di Sondrio) e partiamo.
Siamo arrivati, fatto il check-in e mangiato una pizza poi lui mi dice che vuole vedere la strada per capire dove partire l’indomani con l’escursione e mi porta sotto le cascate dell’Acquafraggia.
Io ho un debole per le cascate (e per il ghiaccio, ma questa è un’altra storia) quindi resto frizzata davanti a questa imponente meraviglia.
Le cascate dell’Acquafraggia sono situate nel comune di Borgonuovo di Piuro e sono illuminate anche di notte.
Uno spettacolo pazzesco se poi aggiungete che il cielo era limpido e tappezzato di stelle, sembrava una favola.
Il mattino seguente abbiamo lasciato la macchina nel parcheggio vicino alle cascate e siamo partiti.
Ci sono vari sentieri che si possono seguire, tutti di varia pendenza e difficoltà perciò chiunque può trovare quello adatto al proprio passo.
Noi, manco a dirlo, abbiamo scelto il panoramico direttissimo che costeggiava le cascate con tantissimi simpatici scalini, un po’ in pietra e un po’ in ferro…così, tanto per gradire e allenare le gambe (perché pagare le lezioni di step quando puoi farlo gratis eh eh).
Il più impegnativo, ma anche il più bello.
Tra punti panoramici e ponticelli ci siamo regalati delle viste pazzesche sui vari livelli delle cascate.
Ad un certo punto salgo su un ponticello, guardo un tratto di cascata, mi fermo e mi metto a piangere.
Giuro, mi sono commossa dalla bellezza di quell’angolo di paradiso. Non mi era mai successo.
Lo inserisco di diritto in uno dei posti più belli che abbia mai visto al mondo.
Salendo ancora, siamo arrivati al piccolo borgo di Dasile dove ho fatto la conoscenza di alcuni asinelli affamati che hanno provato ad assaggiare il mio zaino e il mio fantastico giacchino fucsia. Da lì il panorama sulla valle e sui monti circostanti era veramente mozzafiato.
Dopo una breve sosta ci siamo spostati a Savogno.
Un paesino abitato e raggiungibile solo a piedi, pieno di case realizzate in pietra e legno. Un piccolo gioiello. Abbiamo girovagato tra le viuzze, mangiato al rifugio, preso un po’ di sole e poi siamo scesi per un altro percorso tutto a gradini.
Meno panoramico, ma più morbido per le gambe.
E’ stata un’escursione davvero inaspettata, ma bella e piena di meraviglia.
Non conoscevo le cascate dell’Acquafraggia, ma ora che le ho viste mi sento di consigliarle a tutti perché alle cascate potete arrivare anche in auto (meglio di no, ma volendo…) e per raggiungere Savogno ci sono percorsi adatti a tutti.
Potete trovare altre informazioni sul sito della Valchiavenna.
Ogni volta mi chiedo come posti così belli possano essere così poco conosciuti. Io un capolavoro del genere lo catalogherei tra le meraviglie del mondo!
Edit: ora nei periodi di maggior affluenza, il parcheggio per accedere alle cascate è a pagamento quindi informatevi prima di arrivare.
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Ma che forte, me la segno… Grazie!