Se penso alla festa della mamma,
la mente corre ai tantissimi spettacoli prima recitati in prima persona e poi allestiti nel corso degli anni.
Certo, potrei concentrarmi sui mille lavoretti fatti a scuola o in oratorio. Dai quadretti ai canovacci fino ad arrivare ad un portauovo col mio nome (tra l’altro…chissà se mamma Giovanna ce l’ha ancora nella cristalliera a casa).
Il ricordo più intenso però va sicuramente agli spettacoli.
Ho frequentato per anni l’oratorio del mio paese. E’ stata la mia seconda casa e il mio trasferimento a Milano mi ha costretto a lasciarlo. (non crediate però che vi abbia dimenticati…giammai!!!!)
Quanti spettacoli, quanti grest, quanti pranzi, quanti balletti, quante recite…
Forse sarà solo la mia esperienza, ma mi sono resa conto che gli occhi delle mamme che guardano i loro figli esibirsi su un palco in un numero imparato, studiato, provato solo per loro, brillano di una luce particolare.
L’ho capito ancora di più quando da attrice sono passata a creatrice ed organizzatrice di questi spettacolini.
Nulla di trascendentale, ognuno contribuiva con la propria fantasia, la passione e il tempo, ma il risultato sapeva di Amore quindi era sempre speciale.
L’ ultimo spettacolo
che ho messo in scena per la festa della mamma è forse quello che più mi resta nel cuore perché ho stravolto gli schemi e sul palco ci ho mandato direttamente le mamme!
Stessa passione nelle prove, nella ricerca dei costumi e nell’organizzazione.
Un balletto semplice, ma di grande effetto.
Devo dire che mi manca questa parte della mia vita che mi permetteva di esprimere gran parte della mia creatività.
Chissà che un giorno non possa riprendere le mie velleità di “Artefice di spettacoli che sanno d’Amore” 😉
Altrimenti, chissà che un giorno non possa guardare qualcuno con gli occhi luccicanti che recita per me.
Tanti auguri Mamme, siete Amore puro!
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