Oggi vi parlo della vendemmia. Un lavoro molto antico, ma sempre molto affascinante specialmente per chi, come me, è originario di terre dove il vino è una grande risorsa.

L’idea che ho io della vendemmia è ancora legata ai ricordi di mia nonna quando mi raccontava che il nonno e gli altri uomini di famiglia, in questo periodo andavano sempre in collina a vendemmiare e allora l’uva la si schiacciava coi piedi.

Ora la tecnologia fortunatamente permette di semplificare questo lavoro, ma se da un lato si perde un po’ l’aspetto romantico, dall’altro resta comunque un lavoro molto faticoso per chi vi è impegnato.

Io però non sono competente in materia e perciò ho pensato di fare qualche domanda alla mia carissima amica Corinne che lo fa di mestiere.

E: Ciao Corinne, innanzitutto dicci qualcosa di te.

C: Ho quarant’anni e sono nata e cresciuta a Pavia. Otto anni fa io e il mio compagno  un po’ per caso e soprattutto per necessità, ci siamo trasferiti in Oltrepò Pavese nel Comune di Pietra de Giorgi; qui abbiamo iniziato una nuova attività lavorativa, abbiamo messo su famiglia e ci siamo innamorati di un territorio meraviglioso.

Corinne
E: Parliamo di vendemmia. Da quanto tempo lo fai?

C: Da poco più di un anno lavoro presso un’azienda agricola dell’ Oltrepò Pavese, ho iniziato nell’estate 2018 andando a raccogliere l’uva: la mia prima vendemmia! La mia prima impressione è stata di assoluta fatica: camminare su e giù tra I filari sotto il sole per 8 o 9 ore al giorno trascinando le cavagne o le cassette piene di uva… Col trascorrere delle giornate alla fatica ci si fa l’abitudine rendendosi conto che è solo fisica e che lavorare in campagna da soddisfazione ed è un’immensa fortuna poter lavorare all’aria aperta immersi nella natura!

Vendemmia
E: In che periodo dell’anno si svolge prettamente?

C: Il periodo in cui si raccoglie solitamente va da agosto agli inizi di ottobre e dipende da diversi fattori, principalmente dal raggiungimento del valore ottimale del rapporto tra la percentuale di zuccheri e quella di acidi contenuta nell’acino.

Vendemmia
E: Come si articolano le varie fasi e quale compito ha la “forza lavoro”?

C: La prima fase è campionare i vigneti ovvero andare a raccogliere alcuni grappoli d’uva in filari predefiniti, a seconda del tipo e delle dimensioni di un vigneto, per definire il grado di acidità (il rapporto tra percentuale di zuccheri e acidi di cui parlavamo prima).

La raccolta dell’uva può essere fatta a mano o con le macchine, quest’ultima tipologia è più veloce e impegna pochi lavoratori ma non è sempre possibile sia per la diversità dei terreni su cui è impiantata la vigna sia per il tipo di vino cui è destinata l’uva da raccogliere.

La raccolta manuale richiede più tempo e un aumento dei costi di produzione, ma è indicata e utilizzata per la produzione di vini di alta qualità; l’uva viene raccolta in cassette, che una volta piene vengono lasciate sotto filari predefiniti dal trattorista che passerà a ritirarle, o in cavagne, che una volta piene vengono svuotate nell’immediato nel carretto del trattore che accompagna la squadra di lavoratori lungo tutto il percorso tra i filari. La raccolta manuale è un lavoro di gruppo tra tutti i componenti della squadra addetta, si parte tutti insieme e si procede in coppia per ogni filare.

Quando I rimorchi dei trattori sono pieni che sia uva raccolta a macchina o a mano viene portata alla cantina per la pigiatura.

Vendemmia
E: Durante il resto dell’anno cosa succede invece nelle vigne?

C: Il grande movimento tra le vigne lo si nota tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno cioè in periodo di vendemmia appunto. In realtà gli addetti ai lavori agricoli sono presenti tra I filari, con o senza trattori, durante tutto l’anno, come qualsiasi altra pianta anche la vite ha bisogno di cure fondamentali per una buona vinificazione.

Il 22 gennaio, festa di San Vincenzo (patrono dei viticoltori) è per tradizione la data simbolica dell’inizio ufficiale delle lavorazioni del vigneto; in realtà tali operazioni possono cominciare anche da novembre-dicembre con la potatura.

Si prosegue poi con le lavorazioni del terreno, la palificazione, la legatura, la sfogliarura e i trattamenti antiparassitari.

Vendemmia
E: A mio avviso, la vendemmia resta ancora un lavoro molto affascinante, ma è facile dirlo senza aver mai provato a farla. Tu cosa ne pensi?

C: La vendemmia è un lavoro affascinante perché si è a contatto diretto con la terra, perché è un momento di convivialità, perché si raccolgono i frutti del lavoro di un anno intero. La vendemmia è fatica e soddisfazione insieme.

Grazie Cory, mi hai insegnato (come spesso accade) un sacco di cose nuove e fortunatamente, mi permetti di continuare a guardare alla vendemmia come un lavoro affascinante.

Inoltre, mi insegni che il giorno del mio compleanno (22 gennaio) è il giorno di inizio delle lavorazioni… sarà per questo che sono così affascinata da questo lavoro? 😉

Tutte le foto sono prese dal profilo Instagram di Corinne

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10 Replies to “Il fascino della Vendemmia”

  1. Interessante! Mi piace vedere dei giovani che tornano al lavoro agricolo e apprezzano così tanto il contatto con la natura. Auguri a Cory, allora, per il suo lavoro e auguri anche a te per il tuo blog!

  2. Mio papà ha una piccola vigna e io ho sempre aiutato nel momento del raccolto e in qualche altro periodo dell’anno. Ora che vivo all’estero purtroppo per me è un po’ più difficile, ma quando posso corro sempre a dare una mano. Mi piace molto la vendemmia, nonostante sia un po’ pesante come lavoro, resta sempre, per me e per la mia famiglia, un momento di festa e di condivisione. E’ stato bello leggere il punto di vista di chi fa questo per lavoro.
    Buona giornata.
    Valentina

  3. La vendemmia è una delle attività più antiche svolte dall’uomo. Siamo legati ad essa e al vino così come la produzione dell’olio. La tua amica Corinne ha fatto benissimo a dedicarsi a questo mestiere e io le faccio un in bocca al lupo. (Magari ci farà omaggio dell’ottimo vino prodotto ?)

  4. Anch’io sono sempre stata affascinata dalla vendemmia e tutto ciò che gli ruota intorno, sarà che sono nata nel periodo delle vendemmia (ottobre), sarà anche che l’uva è uno dei mie frutti preferiti ma ogni volta penso sempre che un giorno (chissà quando) mi piacerebbe provare andare in un vigneto e raccogliere quanta più uva possibile. 🙂

  5. La vendemmia ha il profumo delle vecchie tradizioni e come tale va conservata e trasmessa. Mi ricorda l’infanzia e il suo fascino è sempre attuale, nonostante tutti gli sforzi per automatizzare ogni cosa.

    1. Hai ragione.
      Anche se credo che gli sforzi per automatizzare siano solo frutto del progresso e dell’innovazione tecnologica che permette di adeguarsi ai tempi e alle richieste del mercato. 🙂

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