Regala Dublino, regalati Dublino
La scorsa estate mi sono trovata a pensare e ripensare cosa regalare al mio fidanzato per il suo quarantesimo compleanno.
Già lui è difficile da stupire, in più i 40 anni sono un traguardo importante.
Pensa che ti ripensa si accende la lampadina: uomo, 40 anni, passione per la birra, ama il rugby, sogna l’Irlanda…unisco i puntini e il regalo vien da sè. Un weekend lungo a Dublino nella settimana di San Patrizio (e del 6 nazioni).
Chiedo consiglio ad un suo amico e mi risponde che a San Patrizio non si va con la fidanzata…ok, in due coppie però è già meglio 🙂
Parte l’organizzazione
Il 17 marzo è la festa nazionale per eccellenza in Irlanda e quindi quella data è ambitissima.
Dimenticavo…il festeggiato ovviamente non saprà nulla fino al giorno del compleanno (fine gennaio).
A fine agosto prenotiamo il volo con la compagnia irlandese Aer Lingus e un b&b (non dei migliori, ma il costo era basso e la posizione buona, per 4 notti poteva andare bene).
6 mesi di silenzio che mi sono costati gran fatica perché non vedevo l’ora di svelare la sorpresa.
Finalmente arriva il giorno tanto atteso
Lui esplode di felicità perché mai si sarebbe aspettato un regalo così e io gongolo di soddisfazione.
Il 16 marzo partiamo nel pomeriggio e arriviamo in tarda serata, dopo un disguido col b&b decidiamo di non pensarci più e berci la prima Guinness della vacanza.
Troviamo un pub carinissimo ed entriamo subito in clima Irish.
Il giorno seguente l’aria di festa si respira sin dal mattino.
Andiamo in centro e costeggiamo tutto il percorso della parata in un crescendo di cappellini, parrucche, abiti, sciarpe e chi più ne ha più ne metta, tutti rigorosamente verdi.
Alla fine sono tornata a casa con un cappellino a clip verde e non vedo l’ora di sfoggiarlo il prossimo anno :).
La marea di gente non finisce mai ed è affollata ovunque.
Un sentimento di appartenenza davvero forte. E’ bello vedere persone di ogni età trepidare per festeggiare la propria festa nazionale; in Italia questo senso di patria è piuttosto carente a confronto.
Il 17 è tutto dedicato a Dublino, al St. Patrick’s Day.
Il terzo giorno ci concentriamo sulla visita di Dublino e dintorni.
Maciniamo chilometri e gli occhi fanno il pieno di bellezza.
Visitiamo le tappe classiche come il Trinity college con la spettacolare Old Library; il St.Stephen Green Park; il castello.
Una visita speciale e dettagliata la dedichiamo alla St. Patrick Cathedral che merita veramente i soldi del biglietto perché è stupenda dentro e fuori.
Ripartiamo per il nostro cammino e ci dirigiamo ad un altra tappa obbligata: la fabbrica della Guinness . Non la visitiamo dall’interno, ma ci limitiamo ad passarle intorno e berne una in uno splendido pub lì nei dintorni.
Come muoversi in città
Una cosa che consiglio caldamente a chi vuole spostarsi per Dublino è di procurarsi una Leap Card che permetterà di viaggiare in tranquillità su tutti i mezzi di superficie senza impazzire per recuperare monetine per i biglietti singoli (che sono abbastanza cari sulle singole tratte). Noi ci siamo recati alla stazione dei mezzi in O’Connell street (dove potete eventualmente farvi rimborsare i resti dei biglietti pagati in eccesso) e l’abbiamo acquistata in tutta comodità.
Il quarto giorno è dedicato ad un’escursione ad Howth,
un paesino in periferia di Dublino che in quei giorni ospitava il “The Dublin Bay Prawn Festival”.
Noi abbiamo prima fatto un percorso di trekking che parte dal Molo, passa per il suggestivo Howth Head e ritorno ad anello per un totale di circa 4 ore di cammino (pensavamo qualcosa in meno, ma è andata bene lo stesso). La giornata era un po’ nuvolosa e ventosa, ma ne è valsa comunque la pena.
Finito il giro ci siamo concessi un bel pranzetto a base di gamberi (e cos’altro se no?) e altre specialità tipiche in un pub locale dove trasmettevano anche la partita di rugby che avremmo voluto vedere dal vivo (ma i biglietti erano ormai introvabili).
Dopo mangiato abbiamo girovagato un po’ per gli stand del festival, ascoltato un po’ di musica e fatto visita ai leoni marini che ci salutavano con la zampona dalle acque del porticciolo.
L’ultimo giorno,
con calma, abbiamo fatto colazione e preso dei regali. Ci siamo avviati all’aeroporto e poi rientro in Italia.
E’ stata una bella vacanza e da tempo sognavo di visitare Dublino, ma non mi è bastato. Troppo poco tempo e troppe cose ancora da vedere.
Spero di riuscire a tornare presto per continuare la mia visita a questa terra stupenda sia per i luoghi che per la gente che li abita.
Link utili:
http://www.st-patricks-day.com
https://www.guinness-storehouse.com/it
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